Quello che spesso separa e allontana è la non …
Quello che spesso separa e allontana è la non conoscenza, l’ignoranza, la paura di quello che non abbiamo mai vissuto, sperimentato o con cui non abbiamo mai interagito… Ci vuole impegno e bisogna mettersi in gioco e non tutti sono disposti a farlo perchè è rischioso oppure non da un ritorno economico il più delle volte.
Credo che il Tango in quanto ballo sociale, di incontro e di relazione fra le persone non debba evitare le realtà popolari periferiche delle città magari considerandole ‘difficili’. ANZI, credo si dovrebbe immergere fino in fondo in quelle realtà e dovrebbe iniziare a respirarne l’aria, a viverne i contrasti, a stare nella difficoltà, a superare il preconcetto e lo stereotipo…
Ho vissuto questo ballo pienamente e in modo intenso, facendolo diventare parte integrante della mia vita, del mio modo di vedere e di sentire me stesso e gli altri. Richiede impegno ma è qualcosa che ti mette in gioco… è qualcosa che cambia in meglio la vita delle persone, più di altri balli.
Il TANGO nella visione che ho avuto fin dall’inizio è sempre stato qualcosa di urbano, di metropolitano, di cittadino … da vivere anche nelle strade. La relazione con la città e con i suoi quartieri è imprescindibile secondo me perchè fa parte della vita stessa delle persone e il tango, senza filosofeggiare più di tanto… è molto ‘VITA’.
In più penso non dovrebbe essere qualcosa di ‘elitario’ permesso solo a chi ha tempo e soldi da investire in costose serate, o eventi, seminari, corsi, stage, etc.. Chi lo organizza e lo propone sa che è molto difficile questo argomento perchè naturalmente oltre alla passione c’è molto lavoro, molto tempo da dedicare e tutto costa… siae, artisti, sale, locali, etc.. Ma non è impossibile provare a renderlo popolare e accessibile a tutti o quantomeno ci si può, secondo me ci si ‘dovrebbe’, provare! 😉
Giorgio Cordeschi
Tangocromie – Corsi di Tango Argentino Torino
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